(turista arrogante o viaggiatore curioso?)
Parliamone dunque, ma parliamone con attenzione, cercando di sapere bene da quale parte si vuole stare. Dalla parte del viaggiatore rispettoso o
dalla parte del turista arrogante?
Scesa da poco da un Jumbo Jet, all'aeroporto di Dong Muang, mi ritrovo seduta accanto ad un ragazzo appena ventenne, l'autista della limousine. Mi sta
accompagnando a Pattaya. Lì cercherò i miei ricordi, per ricucirli insieme e, provare ad accettarmi quale mi ritrovo adesso. Una persona interiormente
diversa e cresciuta troppo in fretta.
Gli chiedo di fermarsi, lungo la strada, dove è apparsa una piantagione d'ananas, e nonostante la stanchezza, le tante ore di viaggio accumulate, scendo
dall'auto, per lasciarmi andare a perdere tempo, a respirare in un clima tanto gradevole per me. Cammino tra i raccoglitori sorridendo, congiungendo le
mani così, com'è usanza qui. "Sawasdee", "Buongiorno" e loro contenti giù a tagliarmi un frutto fresco dietro l'altro, ridendo dei vestiti pesanti, toccando
i miei capelli biondi... Ebbene si! Si!… li ho ritrovati. Questa è la mia gente… sto tornando a casa!"....
Il “dio denaro” si é messo a competere oggi, con tutto ciò che ancora lo osteggia lungo il suo cammino: coscienza, cultura, ricerca, poesia, sogno,
perbenismo, rispetto, curiosità, valori, sensibilità, sentimento.... Amore...si l'ultimo dei suoi ostacoli è ancora l'Amore… l’Amorei resiste, lo sfida,
osteggia il suo inarrestabili cammino...
Cosa può offrire dunque il “dio denaro” a tutti coloro che arricchiscono le sue banche, lo fanno vivere, gonfiare, scoppiare infine, in una sola parte del
mondo? Offre l'altra parte del mondo, quello reietto, debole, che mai avrà la forza di reagire al suo potere e ne fa soccombere i cittadini uno dopo l'altro,
senza pietà, senza tregua, giocando la partita più subdola.
...C'erano gli americani allora grandi e grossi, con ragazze thai sulle ginocchia. Piccole donne, quasi bambine dai lunghi capelli lisci e neri. Giovani
allegre e vocianti che vendevano sesso con la mente rivolta a Budda. Accettavano dollari con il pensiero rivolto verso le famiglie lasciate a casa, nei paesi
di un Nord povero e rurale. Che contrasto! Ragazze dal seno piatto e dalla carnagione di pesca con degli uomini grossi e pelosi, supervitaminizzati,
capelli tagliati a spazzola, esseri senza cervello né pensiero, con due soli elementi del corpo attivi, la bocca per ubriacarsi e il resto per scacciare la
paura.
Una paura incalzante che li avrebbe poi piegati senza misericordia sotto la forza d'altri piccoli uomini gialli, tutti con lo stesso nome "Charlie"....
Il “dio denaro” confonde le armi possedute dal “dio Amore” invertendole in soprafazione e sporcandone la A maiuscola per gettarla nel fango,
nella miseria mentale... perché questo lo pagherà... questo si... porterà denaro alle sue casse ancora e ancora mentre il dio Amore resta ormai quasi difesa
in quanto i sentimenti non costano nulla...
...Era solo una strada in fondo, a formare un unico bordello, un corto tratto che congiungeva una punta della baia alla giungla. Io la chiamavo "la strada
perduta" perché lì, tutti stavano perdendo qualche cosa d'importante, avvolti nell'euforia che offre un paese confinante con la guerra. Le ragazze stavano
dando l'addio alle tradizioni, alle persone amate, l'addio alla capanna coperta di foglie di banano, al bufalo sottomesso al giogo, alle risaie e alle rincorse
felici lungo i klong. Gli americani avevano salutato una patria distante, un college lontano, i canti domenicali in una piccola chiesa anglicana. "Addio" al
baseball rimasto laggiù. "Addio" al promesso sposo venuto quaggiù….
Dove voglio arrivare? Voglio arrivare ad un viaggio (clonato all'infinito) verso un paese dove non esistono leggi e dove tutto si può comperare...
voglio arrivare a parlare del turista che partirà, dal mondo occidentale, con le tasche piene di soldi sapendo bene che potrà laggiù... in Brasile o Thailandia
comperare chiunque... un bambino, una adolescente, un'anima o 10 corpi contemporaneamente...
..."Perché lo fai Chanit?" domandavo alla ragazza distesa su una sdraio in riva al mare. "Così posso aiutare la mia famiglia, mandare dei soldi a casa, far
studiare il mio fratellino, comprare un altro bufalo…" e sorrideva senza smettere di guardare il suo uomo che sguazzava poco lontano dalla riva come un
bambinone. Ecco ciò che sconcertava in quelle giovani, la loro completa disponibilità di sentimenti. Si affezionavano persino ai loro sfruttatori e
soffrivano quando questi sarebbero poi partiti. Talvolta rimanevano in attesa di bebè, meticci che sarebbero diventati bellissimi. Avete mai visto un
bambino biondo, occhi verdi dal taglio orientale e la pelle ambrata? L'aborto non era mai preso in considerazione e la vita sarebbe continuata per loro
prostituendosi, ancora e ancora, aggiungendo bambini ad una famiglia sempre più numerosa da mantenere. E si affezionavano sempre, niente riusciva a
distruggere il loro candore!...
...Voglio arrivare a parlare soprattutto del viaggiatore, che per forza di cose gli dovrà sedere accanto in aereo prima e in mille altri posti dopo,
arrivato a destinazione, con il pianto dentro ma fuori la rabbia, la forza e l'arroganza della ragione per cercare di combattere almeno una minima parte di
tutto ciò!
...Indosso sandali e shorts, dopo una lunga doccia ristoratrice e mi reco sulla spiaggia. In Thailandia mi sento tranquilla. Non succede mai niente che tu
non voglia che accada. C'è il rispetto qui, per tutti, anche se troppi occidentali lo ignorano. Non c'è da stupirsi quindi se una donna gira da sola, o se due
uomini si abbracciano. Fa parte del loro modo di pensare buddista, una filosofia difficile da comprendere e ancor più da accettare. I Thai non dimenticano
mai il ciclo delle rinascite, così un bonzo potrebbe essere stato un fratello in una vita passata, una studentessa una madre, e altri legami famigliari
potrebbero unire chiunque ad un pescatore, un contadino, una ballerina o un gay. Così tutti convivono tranquilli rispettandosi e non smettendo mai di
sorridere. Questo era il modo di vivere che io ricordavo in un Thai....
E ora punto il dito su di te, persona evidentemente gia’ arrogante nella tua patria che ti trasformi in turista ancora piu’ arrogante, dalle tasche piene
di denaro..so bene che potrai offrirlo felice al dio malvagio e lui in cambio ti permettterà di passare sul corpo di una ragazza o di un bimbo...
...Nel tempio, incontro solo qualche bonzo qua e là che si ferma a chiedermi da dove vengo. Per tutti ho una risposta diversa, ora dico di provenire dalla
Francia, ora dalla Scozia oppure dall'Italia, tanto so benissimo che sono solo dei nomi per loro. Di noi altri, conoscono solo una fisionomia diversa,
un'arroganza a loro sconosciuta, spesso una mancanza di rispetto. Inoltre, temono il valore dei nostri soldi con i quali ci arroghiamo il diritto di
comperare tutto...
...per dirti che sei l’infamia dell’intero mondo! Sei la nostra vergogna!
...In Thailandia e a Pattaya più che mai, è alla sera che tutto si esalta. Le strade si riempiono di bancarelle, emergono dal nulla mercati, illuminati a giorno
a mostrare meravigliosi frutti esotici, che è un peccato consumare, banchi ricoperti di fiori tropicali, e non è raro vedere dei passanti con dei gibboni
giocosi sopra la spalla, o degli elefantini passeggiare come cani insieme ai padroni. Allora tutto si trasforma in gioia. Ti fermi ai carrettini per gustare un
dolcetto, più in là compri una maglietta, dopo aver sudato sette camice per barattarne il prezzo, altrimenti che divertimento c'è! Io baratto sempre per ore,
poi finisco con il pagare il primo prezzo richiesto, tanto mi sono divertita lo stesso.
I ristoranti all'aperto si riempiono di persone allegre e mangione, mentre i turisti del "tutto compreso" si richiudono nei locali con l'aria condizionata...
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