Dal racconto di Prosper Merimée: una compagnia ambulante di attori italiani scompiglia la vita di corte in una colonia dell'America spagnola nel Settecento; la primadonna Camilla è corteggiata dal viceré, da un torero e da un bell'italiano. Omaggio alla Commedia dell'Arte e riflessione sul rapporto tra realtà e finzione è, nel suo splendore figurativo, il testamento spirituale di J. Renoir e, forse, l'ultimo dei suoi grandi film.
La prima pagina del copione originale con l'intero cast del film.
Anna Magnani é appena arrivata sul set mentre altri attori sono già pronti nei loro costumi.
Ed ecco l'arrivo del Maestro Jean Renoir accolto sempre con affetto.
Il regista spiega esattamente ciò che vuole prima del "si gira"
Intanto John ne ha approffittato per farsi fotografare..
E qui ritorna la professione di giornalista di John che non perde occasione per farsi un poco di pubblicità.
E tra una pausa e l'altra scherza con i colleghi attori.
Una scena del film in cui il Capitano delle guardie del Re si presenta annnunciando un arrivo importante.
Un arrivo importante con scorta al seguito....
Si prova e riprova una scena...
Anna Magnani si aggiusta i capelli.
Ed eccola pronta a ricevere la sua carrozza d'oro.
Questa foto di Anna in posa così natuale é piaciuta molto al regista.
"E' una carrozza davvero bella" sembra pensare John.
Si gira una scena tra le tante.
Il Capitano delle guardie del Re viene ossequiato.
Un primo piano tra i due attori.
Un'altra scena davvero simpatica e divertente.
Anche i costumi sono belli e preziosi.
E qui di nuovo John scherza divertito.
Per poi rimanere solo e sconsolato ai piedi della carrozza.
"La carrozza d'oro è uno dei film chiave di Jean Renoir perché riprende i temi di molti altri, principalmente quello della sincerità in amore e quello della vocazione artistica; è un film costruito secondo il gioco delle scatole cinesi che si incastrano le une nelle altre, un film sui teatro nel teatro. C'è molta ingiustizia nell?accoglienza riservata dal pubblico e dalla critica al film,che è forse il capolavoro di Renoir. Si tratta, comunque, del film più nobile e raffinato che sia mai stato girato.( François Truffaut)