CHI SONO
Nata a Firenze, tanti anni fa, sono divenuta subito cittadina del mondo a causa dei miei genitori sempre in movimento.
Mio padre era un Reporter e mia madre guida turistica e globetrotter. Quindi, ora a seguito di uno, ora dell'altro, il mondo è diventato ben presto la mia casa.
Ho moltissimi interessi. Mi piace leggere e ascoltare musica. Sono stata una discreta tennista e una volta mi è capitato di battere sul campo di un grande albergo in Asia l'ambasciatore statunitense in Vietnam. Lo feci con gran cattiveria ricordo, colpevolizzandolo delle atrocità americane, in quegli anni, nel Sud Est Asiatico.
Mi piace camminare, curiosare nell'anima delle persone, cercare di comprenderle. Mi appassiona il cinema di un certo livello e detesto la solitudine. Ma questo non m'impedisce di appartarmi per lunghi periodi in un mondo tutto mio fatto di sogni, di dolci ricordi o progettando altri viaggi e altre avventure.
Ho scelto una vita orientata all'essere cercando di raggiungere una vera dimensione umana.
Non dò nessun peso ai beni materiali della vita ma piuttosto a quelli spirituali che arricchiscono dentro e mi fanno sentire bene e vivere nell'armonia con la natura tutta.
Il mondo animale mi è amico e non mi stanco mai di osservare stupefatta la tela di un ragno, la crescita di una bestiola, la delicatezza e la protezione di qualsiasi creatura verso la propria prole.
Possiedo da sempre uno spirito libero e ribelle e mi tuffo a capofitto nelle situazioni più difficili, se penso di poter contribuire o lottare per una causa giusta.
Così mi sono affiancata a tutte le persone il cui credo era la giustizia e l'amore di libertà per il proprio paese.
In Svizzera, già piccolissima lottavo per la dignità degli italiani emigrati là; poi con l'inizio dei viaggi importanti, a fianco di un giovanissimo marito, ho preso coscienza dei problemi d'altre popolazioni... l'Africa, i paesi dell'America Latina e soprattutto dell'Asia.
Sono approdata a Bangkok, per la prima volta a soli ventidue anni ed è stato, con quella nazione, un amore grande e mai abbandonato. Ho avuto la fortuna di vivere laggiù per periodi abbastanza lunghi anche se intercalati da altri viaggi e ritorni qui in Italia.
Ed è soprattutto della Thailandia che parlo spesso, quella della mia giovinezza e della Sua.
Sì, perché la Thailandia degli anni 60 e 70 era ben poca cosa nella conoscenza di tutti noi.
Mi piace pensare che siamo cresciute insieme, con i nostri alti e bassi, con le nostre disfatte e i nostri progressi.
In Thailandia ho passato mesi davvero felici, là dove la serenità di una vita normale é cosa ancora spesso difficile.
Adesso sono sei anni che non vado più e mi manca moltissimo...ma anche se tornassi non troverei quella che ero..le persone che erano diverse con me allora...e soprattutto non ritroverei la mia casa né Robin.
Il mio racconto più struggente si chiama "Sawasdee Thailand". Quella sono io...ma in fondo...in tutti i miei racconti ci sono..quindi mi fermo qui.
A tutti grazie per essere passati di quà!
Diana